L’ordinanza n. 9392/2025 della Corte di Cassazione ribadisce con forza che, in materia di separazione personale, anche un solo episodio di violenza domestica, per quanto lieve negli esiti clinici, integra una violazione dei doveri coniugali sanciti dagli artt. 143 e 151 c.c. e determina l’addebito della crisi al coniuge responsabile.
La Suprema Corte colloca tale principio nel quadro dell’art. 29 Cost., che tutela la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio, e richiama la Convenzione di Istanbul (L. 77/2013) a tutela della dignità e dell’incolumità personale, riaffermando che la violenza spezza irrimediabilmente l’equilibrio della coppia.
Nel caso di specie, il giudice d’appello non aveva valorizzato appieno referti medici, dichiarazioni di un’operatrice di centro antiviolenza e relazioni dei servizi sociali, tutte prove ritenute «indizi gravi, precisi e concordanti» ai sensi dell’art. 2729 c.c..
La Cassazione ricorda che, nei rapporti familiari, la prova indiziaria è spesso indispensabile perché le condotte violente avvengono in ambiti privati, sottratti alla percezione diretta dei testimoni. Una volta accertata l’offesa alla pari dignità dei coniugi, non occorre dimostrare il nesso causale tra aggressione e rottura: l’intollerabilità della convivenza è insita nell’atto violento stesso.
Sul piano economico, la pronuncia di addebito fa venire meno il diritto all’assegno di mantenimento ex art. 156 c.c., salvo che il coniuge violento versi in stato di bisogno assoluto; se invece l’addebito non viene pronunciato, l’assegno resta ancorato al divario reddituale secondo i criteri fissati dalle Sezioni Unite nel 2018.
Ne deriva la necessità, per la parte che invoca l’addebito, di curare sin dall’inizio la raccolta di documentazione sanitaria, interventi dei servizi sociali e relazioni dei centri antiviolenza, così da presentare al giudice un quadro probatorio organico conforme ai principi costituzionali e convenzionali di protezione dalle violenze domestiche.
Se stai affrontando una separazione segnata da violenza o desideri comprendere come impostare (o difendere) una domanda di addebito, contatta subito il nostro studio: offriamo consulenze riservate e strategie personalizzate per tutelare i tuoi diritti e quelli dei tuoi familiari.